Cogito ergo Occupo
Il blog del liceo Scientifico G. Galilei è stato creato al fine di coordinare tutte le scuole d'Italia, ed in particolare di Trieste, e per permettere il facile interscambio d'informazione libera, priva di censure, dal momento che i Mass Media non sembrano volercele fornire.
giovedì 3 novembre 2011
Cari lettori di Cogito Ergo Occupo;
Le proteste quindi NON sono finite e il presidio come anche l'autogestione sono l'inizio di un movimento che si sta ingrandendo (abbiamo cercato di integrare il più possibile la cittadinanza che non era già al corrente del nostro movimento e sopratutto abbiamo espanso la precedente piattaforma) e sopratutto è convinto di continuare in modo di dare una continuità a tutto questo.
Prima possibile aggiungeremo articoli, video o cronache della protesta creata con #occupytrieste, quindi vi invito a rimanere lettori fissi di questo blog.
Grazie mille.
Lo staff di Cogito Ergo Occupo.
venerdì 28 ottobre 2011
Programma per il 29 Ottobre
IL PRIMO TURNO
Cosa | Dove |
INCONTRO STUDENTI DEL BIENNIO : ESPERIENZE A CONFRONTO | AULA MAGNA |
Storia del movimento studentesco | S4 (Terzo Piano) |
Parlamento Europeo | Aula Jean Monnet (Quarto Piano) + ala Destra 4° piano |
Centro Documentazione e Centro Stampa | Aula Nicolaidi (Quarto piano) |
Organizzazione delle azioni future | Ala Sinistra (Quarto Piano) |
Studio Peer to Peer | Aula 3A, 4A, 5A Atrio di Disegno (Secondo Piano) e Ala destra Terzo Piano |
DALLE ORE 10:30 ALLE ORE 11:55 DIBATTITO PLENARIO IN AULA MAGNA PER TUTTE LE CLASSI.
AL TERMINE CONTRAPPELLO NELLE CLASSI.
Intervista a Jasmin Kazazi
(studente del 5° anno del liceo scientifico Galileo Galilei)
Quali sono i motivi principali che hanno portato a questa protesta?
Innanzitutto, parlando genericamente, la crisi globale che in Italia si fa particolarmente sentire a causa del debito pubblico accumulato, che ha portato il nostro paese ad uno stato di dipendenza. Questo debito pubblico è la causa dei numerosi e sempre più frequenti tagli fatti alle scuole. Basti pensare all'edilizia scadente ed ai pochi fondi che vengono stanziati dalle regioni per l'istruzione. Inoltre riteniamo che la legge sul diritto allo studio sia ormai vecchia e che necessiti quindi di alcune modifiche.
Ma personalmente, ciò che mi preoccupa di più è il mio futuro: non credo infatti che una laurea mi potrà assicurare un posto fisso considerando anche che non possiamo più fare affidamento alle certezze una volta garantite dalla nostra costituzione; prendiamo ad esempio l'articolo 18 recentemente eliminato il quale prevedeva che non si potesse licenziare un dipendente senza motivazioni valide. Ciò costituisce un ulteriore preoccupazione per noi giovani che vediamo il nostro futuro sempre più nella precarietà.
Quali sono invece gli obiettivi?
Abbiamo trascritto, insieme ai rappresentanti delle altre scuole triestine , i nostri principali obiettivi nella così detta “piattaforma”. Essa prevede:
-la riformulazione della legge sul diritto allo studio:
Maggiori opportunità per ricevere borse di studio, gratuità dei trasporti, comodato d'uso dei
libri di tutti 5 gli anni e per quanto riguarda la nostra regione, vorremmo l'approvazione
della proposta di legge che è stata scritta da noi studenti.
-un fondo straordinario per migliorare l'edilizia scolastica:
Come regione a statuto speciale vorremmo poter gestire autonomamente i fondi per
l'edilizia.
-l'utilizzo di una didattica alternativa, in sostituzione a quella attuale, ormai vecchia.
-la creazione di uno statuto per migliorare le condizioni degli stagisti.
-la rimozione delle telecamere ed il divieto di installazione dei badge:
La scuola non può diventare una caserma!
-l'eliminazione delle prove invalsi in sostituzione alla terza prova dell'esame di stato finale:
Non vogliamo delle valutazioni a crocette, di carattere totalmente oggettivo per valutare
la nostra maturità.
Pretendiamo inoltre che vengano mantenute le promesse fatte l'altr'anno alla fine dell'occupazione.
Come vi siete mossi e quali erano le vostre intenzioni iniziali?
Martedì 25 ottobre abbiamo tentato un'occupazione, che è stata subito smantellata dalla Digos come da ordine del prefetto di Trieste. Lo stato infatti aveva dato indicazioni precise riguardo a questi tipi di protesta illegale ma noi abbiamo comunque voluto tentare come segno di solidarietà con le altre scuole e per ottenere una maggiore visibilità con una forma di protesta dura.
La nostra intenzione iniziale era infatti di occupare per poi fare un'assemblea straordinaria informando tutti gli studenti sui motivi di tale protesta e chiedendo un loro consenso a continuarla.
Dopo l'intervento della Digos abbiamo però democraticamente deciso di concludere la settimana con corsi autogestiti per organizzare al meglio proteste successive.
Pensi che dopo questa protesta cambierà effettivamente qualcosa?
Dopo la protesta di questa settimana no: la gente non deve pensare che questa settimana serva a cambiare qualcosa; l'autogestione serve a sensibilizzare ed a informare tutti gli studenti sui diritti per i quali stiamo lottando.
Questa settimana è la base di una vera protesta che dovrà essere continuativa e forte.
Non si può prevedere certo a cosa porterà. Pensiamo però all'Islanda (di cui probabilmente pochi di voi sono al corrente), dove i manifestanti scesi in piazza hanno fatto cadere il governo. Loro certo non potevano prevederlo, come noi non possiamo prevedere quali saranno i risultati della nostra protesta, ma personalmente credo che tornare a fare lezione normalmente, in questo momento, sarebbe arrendersi e rinunciare alla possibilità di ottenere un vero cambiamento.
Cosa rispondi a chi dice che siete solo studenti che non hanno voglia di fare lezione?
Rispondo semplicemente che mi dispiace, queste persone dovrebbero essere informate meglio e noi dovremmo utilizzare forme di protesta più dure che dimostrino alle persone la nostra serietà. Personalmente infatti non ero completamente favorevole all'autogestione ed avrei preferito fare dei sit-in mattutini in questi giorni per poi continuare con forme di protesta nuove ed efficaci (flashmob, manifestazioni a ritmo di tamburo, sit-in nelle piazze magari vestiti tutti in un certo modo) che si sarebbero svolte il pomeriggio come dimostrazione del fatto che non protestiamo solo per saltare scuola, ma anzi che vogliamo proteste continuative che non danneggino il nostro andamento scolastico.
Ora come ora, dove e come vedi il tuo futuro?
Beh l'Italia è secondo me un paese bellissimo ma ha bisogno di cambiamenti, di riparare ai danni fatti negli ultimi 10 anni.
Come ho già detto il futuro è per me una preoccupazione, sono all'ultimo anno e tra 5 anni dovrò anch'io entrare nel mondo del lavoro; ora come ora mi vedo precario o disoccupato e sinceramente non so cosa sia meglio.
Bianca Fabrizio e Sara Gamboz
2A
giovedì 27 ottobre 2011
"Lo spread del bund ha un pss nella mmm" - capire la crisi
Autogestione al Galilei
Contrariamente a quanto la gente può pensare, i corsi si stanno rivelando piuttosto costruttivi ed interessanti. Degni di nota sono il corso di Giornalismo, il Cineforum con proiezioni di film e documentari come ad esempio il capolavoro di Erik Gandini, Videocracy. Molto frequentati anche i dibattiti sulla crisi in aula magna e il corso sul parlamento europeo dei giovani. Incredibilmente innovativo invece il corso riguardante la primavera araba.
Uno dei corsi più produttivi è stato senza dubbio quello sull’Organizzazione delle Azioni Future. In due ore infatti gli organizzatori sono stati sommersi da innumerevoli proposte da parte dei ragazzi riguardo all’organizzazione della protesta degli studenti.
L’impressione comune è rappresentata dalla necessità di manifestare con armi nuove e creative, con cortei più allegri e scanzonati, capaci di diffondere la voglia di fare tipica dei giovani mescolata ad una protesta sottile e consapevole. Altre proposte sfociano dal fastidio che le strumentalizzazioni dei media provocano agli studenti. “I ragazzi hanno scelto l’autogestione solo perché così non devono studiare!” è questo il pensiero comune. E questo è uno stereotipo da cui tutti si vogliono svincolare/distaccare dimostrando in questi giorni di essere ragazzi con degli ideali. Si è inoltre approfondito il significato di manifestazioni quali i “flash mob” ed il “mail bombing” (attacco informatico), portando come esempi la manifestazione in Islanda e quella sul Ponte di Brooklin nella Grande Mela.
Al termine si è anche discusso dei disordini avvenuti a Roma questo ottobre e c’è stato un dibattito sul G8 a Genova nel 2001.
La necessità resta quella di fare qualcosa. Immediatamente.
Attività del Galilei per la giornata di Venerdì 28 Ottobre
Programma della sede centrale | |
COSA | DOVE |
Appello. | 8, 10 – 9, 00 |
Appello. Gli studenti di ogni classe scelgono le attività sui moduli predisposti. I moduli verranno ritirati entro la prima ora dai rappresentanti del comitato organizzatore. | In classe |
Prima Parte | 9, 05 – 10, 50 |
Cineforum | Atrio Scienze II piano |
Capire la crisi economica Prof. Romeo Danielis (UniTS) | Aula Magna |
Storia del movimento studentesco | Aula S4 III piano |
Parlamento europeo | Aula Jean Monnet + Atrio IV piano ala dx |
Centro documentazione e centro stampa | Aula Nicolaidi IV piano |
Organizzazione delle azioni future | Atrio IV piano ala sx |
Studio peer to peer | Aula 3A, 4 A, Atrio disegno, III piano ala dx |
Risoluzione di problemi matematici non standard | Aula 5A |
Intervallo 10:50 – 11:10 | |
Seconda Parte | 11:10 – 12:50 |
Capire la crisi economica: opinioni a confronto Prof. Romeo Danielis (UniTS) Davide Fiorini (studente UniTS) | Atrio Scienze II piano |
Centri spontanei di aggregazione giovanile negli anni ’80 a Trieste Sig. Alessandro Capuzzo (attivista del comitato Danilo Dolci) | Aula Magna |
Storia del movimento studentesco | Aula S4 III piano |
Parlamento europeo | Aula Jean Monnet + Atrio IV piano ala dx |
Centro documentazione e centro stampa | Aula Nicolaidi IV piano |
Organizzazione delle azioni future | Atrio IV piano ala sx |
Studio peer to peer | Aula 3A, 4 A, Atrio disegno, III piano ala dx |
Risoluzione di problemi matematici non standard | Aula 5A |
12:50 Rientro Nelle classi di Apartenenza e CONTRAPPELLO | |
13:05 Fine attività |
Mentre la succursale sostenuta anche dai studenti tutor: Greta Marini, Stefano Esposito, Andrea Pepe, Marco Parlante e Giulio Musi; seguirà il seguente programma:
Orario | Cosa | Dove |
8:10 – 9:00 | Appello | Classi di Appartenenza |
9, 05 – 12, 50 | Discussione politica/lettura giornali/organizzazione azioni future | Negli spazi destinati dalla prof. ssa Banova |
Cineforum | Aula video multimediale | |
Problematiche giovanili | Negli spazi destinati dalla prof. ssa Banova | |
Ripasso a richiesta di matematica e inglese | Negli spazi destinati dalla prof. ssa Banova | |
12:50 Rientro Nelle classi di Apartenenza e CONTRAPPELLO | ||
Tutte le attività TERMINANO alle ore 13, 05. |
mercoledì 26 ottobre 2011
Attività del Galilei per la giornata di Giovedì 27 Ottobre
La giornata comincierà alle 8:10, gli studenti dovranno recarsi nelle proprie classi per fare l'appello e per scegliere le due attività da svolgere durante la giornata in due turni. Alle 8:30 - 8:45 (circa) passeranno dei resposabili che ritireranno i fogli, su cui si indicherà i corsi scelti.
Le attività saranno divise in due periodi:
- Il primo turno dalle 9:05 alle 10:50
- Il secondo turno dalle 11:10 alle 13:05.
Attività | Locazione | ||
La Crisi (Dibattito) | AULA MAGNA | ||
Studio individuale | Aule del Secondo Piano | ||
Ripasso Inglese per il Biennio | 5A (Secondo Piano) | ||
Cineforum | Atrio Scienze (Secondo Piano) | ||
Legge Regionale del Diritto allo Studio | S1 (Terzo Piano) | ||
Primavera Araba | S4 (Terzo Piano) | ||
Centro Documentazione e Centro Stampa | Aula Nicolaidi (Quarto piano) | ||
Organizzazione Azioni Future | Ala Sinistra (Quarto Piano) | ||
EYP (European Youth Parliament) | Jean Monnet (Quarto Piano) | ||
Alla fine della giornata sarà effettuato il contrappello.
PER LE SUCCURSALI
Le classi del Biennio che sono d'orario normale in Centrale il Giovedì vengono in Centrale, le classi del Biennio che d'orario il Giovedì sono in Succursale svolgeranno attività quasi analoghe in Succursale.
Quindi:
In centrale verranno:
1A, 1F, 2A, 2D, 2E e 2I
mentre le altre classi del biennio dovranno svolgere le attività in SUCCURSALE che saranno, salvo variazioni dell'ultima ora:
- CINEFORUM
- LETTURA GIORNALI e DIBATTITO
- ORGANIZZAZIONE AZIONI FUTURE
- AULE STUDIO
lunedì 24 ottobre 2011
News Martedì 25 Ottobre 2011
- ulteriori infomazioni sulle evoluzioni della protesta;
- documenti relativi alle problematiche illustrate nella Piattaforma;
martedì 18 gennaio 2011
Incontro al circolo della stampa
Sono intervenuti: l’assessore provinciale Adele Pino, il consigliere regionale Franco Codega e alcuni rappresentati degli studenti, erano anche presenti alcuni universitari, genitori e insegnanti. Era stato anche invitato l’assessore regionale Roberto Molinaro, ma non si è presentato, né ha mandato un delegato, fattore che segnala il disinteresse per l’argomento, che ai nostri occhi è sembrato molto triste. Il dibattito era coordinato dal presidente del Circolo della stampa Roberto Weber.
La conferenza si è aperta con una panoramica generale della situazione scolastica attuale da parte degli studenti, prende la parola Valeria Facchini del liceo Petrarca, seguita da Tommaso Gandini, Liceo Dante e Tomaso Sferza, Liceo Carducci.
Valeria presto dalle sue parole ci fa capire che viviamo una situazione molto pesante che da molti anni a questa parte sta contribuendo ad un crollo dell’istruzione pubblica che vede una privatizzazione della stessa.-Noi siamo stati accusati di aver reagito- dice(oltretutto sostenuti dall’art.1 della costituzione italiana), certo! Siamo giunti ad uno stato insostenibile: l’ultima riforma proposta dalla Gelmini(ministro all’istruzione) sono 8 miliardi di tagli alla scuola pubblica da attuare in 3 anni, legge che andrebbe contro l’art.34 della costituzione che recita:” La scuola è aperta a tutti, capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi” e 90% di borse di studio in meno. Nonostante ciò i fondi per la scuola privata continuano ad affluire da tutti i fronti, vengono stanziati miliardi per l’acquisto di caccia bombardieri disarmati da mandare nelle missioni di “pace”, le paghe dei politici rimangono le medesime e naturalmente i tagli pesano sulle fasce più deboli. Aggiunge poi un quadro sulla situazione degli edifici che versano in condizioni fatiscenti e senza le adeguate norme di sicurezza. Quindi conclude dicendo che la decisione di attuare questo tipo di protesta(occupazione degli edifici scolastici) è stato l’unico modo che si è riusciti a ricorrere per avere la forza di dire BASTA! Inoltre si scusa per il disagio creato alle persone che avrebbero voluto continuare le lezioni curricolari.
L’assessore Adele Pino ci fa notare che si stanno organizzando degli spazi per ospitare gli alunni durante i lavori di restauro previsti.
Inoltre si è voluto ricordare i lavori svolti all’interno delle scuole durante i giorni dell’occupazione che non sono stati solo un momento di ludo senza un fine.
Il nostro stato non si rende conto dell’importanza della cultura, perché i fondi investiti in essa portano un profitto enorme, ma in un futuro un po’ troppo lontano perché ne possano godere gli attuali politici (di sinistra, di destra, o di centro che siano), mentre i fondi versati ai privati portano un profitto immediato, veloce, che però si consuma subito. Ecco allora una spiegazione semplice ma efficace di quello che vale la cultura: TUTTO, senza un’evoluzione culturale noi esseri umani saremmo già estinti da un pezzo!(così dice la scienza)
Nella terza puntata del programma televisivo “Vieniviaconme” è stato letto da Luca Zingaretti questo elenco scritto da Andrea Camilleri del perché con la cultura si mangia:
1. Eva quando prese la mela dall’albero e la offrì ad Adamo, fece cultura
2. La prima madre che svezzò il suo bambino con delle bacche che aveva scoperto commestibili, fece cultura
3. Il primo uomo che appuntì un sasso per cacciare e quindi mangiare, fece cultura
4. Il primo uomo che incise sulla roccia un bufalo per comunicare che lì c’era da cacciare e quindi da mangiare, fece cultura
5. Il primo uomo che si rese conto che la carne di animale era gustosa, fece cultura
6. Il primo uomo che fece 2 buchi su un uovo di dinosauro, lo bevve e consigliò al suo clan di fare lo stesso, fece cultura.
7. Il primo uomo che sfregando due legnetti provocò una scintilla con la quale accese un fuoco su cui cucinò la carne dei bufali, fece cultura.
8. Il primo uomo che, arrabbiato per il bufalo che gli era appena scappato, maciullò con le mani alcune olive e si accorse che potevano essere un buon condimento per la carne di bufalo, fece cultura.
9. Il primo uomo che dopo un’indigestione di carne di bufalo, provvide ad avvertire gli altri che non bisognava mangiarne troppa, fece cultura.
10. Il primo africano e il primo indoeuropeo, che si scambiarono i loro diversi cibi, fecero cultura
11. Dal che si deduce, contrariamente a chi afferma l’opposto, che con la cultura si mangia eccome, talvolta meglio talvolta peggio ma si mangia.
Tutto questo a dimostrazione del fatto che noi studenti amiamo la nostra scuola, una scuola in cui ci viene insegnato a stare tra la gente, ad avere delle nostre idee e a saperle esprimere, una scuola in cui ci viene insegnato a vivere!
Questa è la scuola che stiamo rivendicando e questa è la scuola che ci stanno togliendo!
di Sara Picin e Federico Zeno Bassanese